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Wikipedia
Trovare esempi di rapporti gratuiti che funzionano andandoli a cercare nell'ambito tradizionale del volontariato è facile, si potrebbe dire, come sparare sulla Croce Rossa.
Ma si può trovare qualcosa che non funziona secondo il profitto anche fuori dall'ambito strettamente sociale.
Un esempio è la Wikipedia, l'enciclopedia libera che potete trovare su Internet all'indirizzo it.wikipedia.org per la versione italiana. La sua idea di base è che ognuno può intervenire per scrivere una voce o modificarla, rispettando, però quello che viene chiamato in inglese NPOV (neutral point of view), un punto di vista neutrale.
Per vedere come funziona la Wikipedia ho provato a scrivere la voce su Don Oreste Benzi. Sono partito dalla biografia “ufficiale” e ho fatto alcune modifiche.
Nel giro di pochi minuti qualcuno si era già accorto dell'aggiunta e aveva messo una avviso: “voce da wikificare” che, tradotto dal gergo dei wikipediani, significa “questa voce è priva di collegamenti e non rispetta le convenzioni di scrittura”.
Ho pensato che ci avrei lavorato su. Il giorno dopo, però, qualcuno aveva già provveduto e mi inviava anche una e-mail di benvenuto. La voce adesso non era più “Don Oreste Benzi”, ma “Oreste Benzi” ( i titoli non si mettono) e c'erano link ad altre voci dell'Enciclopedia.
Così ho scoperto che c'è qualcuno che fa il “lavoro sporco”: controlla le nuove voci e le ritocca per dare omogeneità al tutto. Altre persone hanno poi contribuito a questa e ad altre voci aggiungendo collegamenti o inserendole in qualche categoria. Adesso faccio anch'io lo stesso dove capita.
Ho anche compilato un paio di voci correlate, come “casa-famiglia” e “handicap”. Probabilmente di quest'ultima si sentiva la mancanza: ora almeno sessanta voci puntano ad essa. Qualcuno ha aggiunto la voce “disabilità” con le definizioni ufficiali dell'OMS, altri hanno apportato correzioni e precisazioni ad “handicap”.
Ecco quindi come funziona Wikipedia: una volta che qualcuno propone una nuova voce, magari anche solo scrivendone un abbozzo, altri possono intervenire per integrarlo e modificarlo, il tutto su base volontaria e gestito da un software.
Non è però così semplice: in una operazione come questa vi sono molti rischi. Ad esempio è forte la tentazione di violare il punto di vista neutrale per inserire opinioni personali, a volte anche in buona fede. Inoltre il facile accesso la rende vulnerabile ai vandalismi di chi coglie l'occasione per scherzare o disturbare. Non manca anche chi, ad esempio artisti, pensa di usare la Wikipedia come mezzo di autopromozione.
Bisogna tener anche conto che l'enciclopedia si propone di tenere un profilo “alto”, nel senso che il fondatore ha dichiarato di voler ottenere una completezza ed una affidabilità paragonabili alla “Enciclopedia Britannica”.
Se l'enciclopedia funziona è perché c'è una normativa molto forte e un controllo assiduo, ma nessuno dei due è imposto dall'alto.
A parte pochi “pilastri fondamentali” tutto è frutto di collaborazione e dibattito democratico. Lo stile dell'opera è il frutto di convenzioni, generate da interrogativi posti dai collaboratori e da risposte date da altri. Il tutto è coordinato da qualche decina di amministratori, eletti dagli utenti, che hanno poteri particolari, come quello di cancellare voci inappropriate oppure bloccare l'aggiornamento di pagine soggette a vandalismo. È accaduto, ad esempio, che durante l'ultima campagna elettorale gli aggiornamenti delle pagine relative ai leader dei due schieramenti, si potessero fare solo attraverso gli amministratori perché soggette a vandalismi ripetuti e frequenti.
Tutto questo comunque avviene sempre in base a criteri scaturiti da dibattiti e votazioni. Notevole il fatto che l'essere amministratori è presentato non come privilegio, ma come titolo di servizio. La qualità del lavoro che svolgono fa pensare che sia proprio così.
Anche il controllo è diffuso. Tutti gli utenti registrati possono tenere sotto controllo una o più pagine. Personalmente ad ogni collegamento posso controllare su un'apposita pagina generata automaticamente se qualcuno ha modificato una della dozzina di voci che seguo. Se si verificano vandalismi o violazioni del principio del punto di vista neutro posso intervenire o segnalare la cosa agli amministratori. Anche questo si rivela particolarmente efficiente.
Probabilmente ricorderete che i giornali hanno parlato dei video di bullismo scolastico che sono stati caricati sul sito di You Tube. Gli amministratori hanno affermato di non poter controllare dall'alto l'enorme massa di documenti che vengono caricati. Su Wikipedia, grazie alla responsabilità diffusa, questo avviene dal basso in maniera molto efficiente. Un giornalista inglese ha provato a mettere on-line una voce piena di errori. Nel giro di un paio di giorni la voce è stata portata ad un buon livello di precisione dagli utenti.
Tenete presente che Wikipedia ha raggiunto dimensioni ragguardevoli. Viene compilata in numerose edizioni in altrettante lingue. L'edizione inglese ha superato il milione e mezzo di voci, quella italiana al momento è oltre le duecentotrentamila e cresce di quasi diecimila al mese. Tutto è basato su lavoro volontario e frutto di rielaborazione, per evitare rischi con i diritti d'autore.
Cosa muove tutto questo? Non certo il profitto e probabilmente le motivazioni possono cambiare a seconda delle persone. Forse la cosa più interessante che si può fare a questo punto (soprattutto su Sempre) è chiedere ai lettori di interrogarsi su quali sarebbero le proprie motivazioni per scrivere o modificare una voce. Personalmente ritengo che la conoscenza possa esistere solo grazie alla condivisione e che abbia senso solo se viene condivisa. Scrivere alcune voci ha voluto dire anche aprire uno spazio in cui altri, con competenze diverse, hanno potuto dare il loro contributo e quindi anche avere avuto una occasione per confrontarsi e apprendere.
Gli esempi di rapporti gratuiti sul web non si fermano qui. I blog e i forum funzionano con il contributo gratuito degli utenti e in qualche caso questo ha anche una certa rilevanza economica.
Partecipo a un forum riservato agli utenti di una certa marca di macchine fotografiche. La sua particolarità è che intervengono anche i tecnici della ditta, che ospita anche il forum sul suo sito. In alcune sezioni si possono porre domande, in altre ci si scambiano esperienze. Se vi sono problemi spesso la risposta degli utenti è più rapida di quella dei tecnici, che intervengono solo in casi particolarmente complessi.
Dato che le risposte restano sul sito, spesso per risolvere un problema non è nemmeno necessario l'intervento di altri, ma è sufficiente cercare fra gli argomenti già trattati.
Il meccanismo genera comunque vantaggi per tutti. La ditta risparmia sull'assistenza tecnica e ottiene un prezioso monitoraggio dei difetti dei prodotti e dei desideri dei clienti. Gli utenti ottengono risposte tempestive e partecipano all'evoluzione dei prodotti. Il tutto senza utili economici immediati né incentivi, a parte una piccola gratificazione: a seconda degli interventi effettuati viene attribuita una qualifica che appare accanto al nome dell'utente e serve anche ad indicarne l'attendibilità.
Cos'è la Wikipedia
Nel marzo del 2000 Jimmy Wales fondò una enciclopedia su Internet basata sui contributi degli utenti e la chiamò Nupedia. Questa prevedeva una revisione in sette passi delle voci proposte. Dato che il lavoro procedeva lentamente si pensò di affiancarle una versione senza una revisione formale chiamata Wikipedia dal termine hawahiano wiki che significa veloce. In questo progetto ebbe una grossa parte un dipendente di Wales, Larry Sanger. Mentre Nupedia dopo poco fu chiusa, Wikipedia si sviluppò rapidamente, estendendosi anche a numerose edizioni nel mondo. Attualmente l'edizione inglese conta oltre un milione e mezzo di voci, seguita dalla tedesca con più di mezzo milione. L'Italia è al settimo posto con duecentotrentamila. Non mancano edizioni minori nei vari dialetti della penisola.
Wikipedia funziona grazie ad un software, detto Wikimedia, per cui tutti i contributi vengono aggiunti senza intervento umano, a meno che l'aggiornamento non venga bloccato e sottoposto al controllo degli amministratori. L'enciclopedia è finanziata da donazioni, tramite la Wikimedia Foundation, voluta dal fondatore Wales.
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