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Prevenzione
Quando, anni fa, il Ministero della Pubblica Istruzione diede il via ai progetti di Educazione alla Salute (Progetto Giovani) si aprì la possibilità per Enti ed associazioni di collaborare con le Istituzioni scolastiche per attuare iniziative rivolte alla prevenzione della tossicodipendenza attraverso la promozione del benessere della persona.
Per tali iniziative lo Stato erogava fondi vincolati per questo uso. Con l'entrata in vigore dell'autonomia scolastica sono però cambiate molte cose. Mentre prima il bilancio di ogni Scuola riceveva i fondi con una destinazione rigidamente determinata, ora ogni Istituzione Scolastica riceve una somma complessiva sulla quale ha ampi poteri discrezionali. La Scuola quindi oggi è più libera disporre delle risorse come crede. Questo vuole però anche dire che oggi l'attuazione di programmi di prevenzione è lasciata alla volontà delle singole Istituzioni scolastiche (o meglio dei loro Dirigenti), che possono ance decidere di dare la priorità, ad esempio, all'acquisto di nuovi computer multimediali, trascurando totalmente altre attività. Le novità non sono finite. Agli Enti locali (Province e Regioni) sono stati attribuiti nuovi compiti (e quindi nuovi fondi) che comprendono anche interventi nell'ambito della didattica. Particolare non da poco: gli Enti Locali non possono erogare fondi, ma solo fornire beni e servizi e quindi possono finanziare una serie di attività da proporre alle Scuole, anche in convenzione con Enti ed Associazioni. Lo Stato ha quindi rinunciato a intervenire direttamente? Non del tutto. Durante un convegno a San Patrignano il Ministro Moratti ha annunciato il lancio del progetto "Enjoy" con l'obiettivo di rendere disponibili le strutture delle scuole per l'uso pomeridiano. Detto così potrebbe ricordare le norme già esistenti sulle attività integrative. Ma c'è una novità: per attuare il progetto (inizialmente destinato a venti scuole) il Ministero stanzia circa dieci milioni di Euro in tre anni. Questi fondi andranno ad una serie di associazioni scelte dal Ministero: San Patrignano, CSI (Centro Sportivo italiano), Acli e Compagnia delle Opere di Comunione e Liberazione. Quindi anche queste associazioni, oltre agli Enti locali, grazie ai soldi ricevuti potranno presentarsi alle Scuole con proposte gratuite. In definitiva oggi le scuole possono trovarsi di fronte a un ventaglio di proposte, alcune delle quali sponsorizzate dagli Enti locali o dallo Stato (e quindi gratuite) altre invece da attuare con i fondi del proprio bilancio. E, a quanto pare i soldi per le Scuole e gli Enti locali diventano di anno in anno sempre di meno. Possiamo allora parlare di scelte autonome delle Scuole? O c'era più autonomia quando non c'era l'Autonomia? Dal punto di vista delle associazioni, poi, appare evidente la convenienza di farsi sponsorizzare da un Ente locale, ma questo può voler dire anche essere condizionati sul piano politico. Se una associazione di volontariato prendesse una posizione critica verso un Ente locale potrebbe correre il rischio di non vedersi rinnovare la convenzione e quindi essere tagliata fuori dal lavoro nelle scuole. Torna all'indice |
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