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Silviharta

Cari amici,
Leggendo Siddharta allegato a "La Repubblica", mi sono ricordato di un'altro libro meno noto, "Silviharta" di un certo Hesman Herre, che presenta strane concordanze.
Che Hesse abbia copiato da lui?
Ve ne invio un brano. Cosa ne pensate?
Riccardo


Istruito dal più vecchio dei Samana, Silviharta praticò la spersonalizzazione, praticò la concentrazione, secondo le strane norme di quegli asceti.
Un airone volava sopra il boschetto di bambù e Silviharta assumeva quell'airone nella propria azienda, diceva "mi consenta, anch'io sono un airone" volava sopra boschi e montagne, era Airone, girava un documentario per Cecchi Paone, mangiava pesci, provava la fame degli aironi, parlava la lingua gracchiante degli aironi, moriva la morte degli aironi.
Uno sciacallo morto giaceva sulla rena del fiume, e l'anima di Silviharta penetrava in quella carogna, era sciacallo morto, giaceva sulla spiaggia, si gonfiava, puzzava, marciva, conduceva "Sgarbi quotidiani", era dilaniata dalle Iene, intervistata dal Trio Medusa, scuoiata dagli avvoltoi, diventava scheletro, polvere, si librava sulla campagna.
E poi l'anima di Silviharta faceva ritorno, era stata morta, putrefatta, polverizzata, aveva gustato la torbida ebbrezza del cerchio delle vite, e ora si tendeva ansiosamente per una nuova sete, come un cacciatore all'agguato, verso lo spiraglio per il quale si potesse sfuggire al circolo delle trasformazioni, dove si spezzasse la catena delle cause penali e si cominciasse a guadagnarci qualcosa.
Egli uccideva i propri sensi, uccideva la propria memoria, sgusciava fuori dal proprio lo in mille forme estranee, era bestia, era carogna, era pianista all'Oriental Park, era pietra, era legno, era acqua, e quando capitava fra le casalinghe diceva: "anch'io sono una casalinga", se incontrava i metalmeccanici diceva "anch'io sono operaio", con gli agricoltori affermava "anch'io sono contadino".
E quando Don Oreste Benzi gli presentò due ex-prostitute, Silviharta disse: "anch'io ho due figlie della vostra età".

Da "Silviharta" di Hesman Herre (pag. 16)



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