Occhi per l’Africa
Pare che le cellule sensibili al blu nel nostro occhio siano poche e in posizione priferica. Per chiarire il mistero il professor Gasper Tkacik ha raccolto 5.000 foto scattate in Botswana. Le ha poi analizzate con un particolare algoritmo al computer e ha stabilito che la configurazione delle cellule sensibili al blu che raccoglie il maggior numero di fotoni da quelle immagini è molto vicina a quella dell’occhio umano. Quindi ne ha dedotto che l’occhio umano si è evoluto nella Savana africana.
Chissà se questa è una delle ragioni di quel mal d’Africa che ci assale alla vista dei paesaggi di quel continente.