Una logica c’è
Qualcuno si chiede quale logica ci sia dietro un provvedimento che comtemporaneamente innalza a 150 Km/h la velocità in autostrada e obbliga i ciclisti a portare il casco.
Una logica potrebbe essere quella di un bel regalo ai petrolieri: più velocità, più consumo. Inoltre, nelle attuali condizioni, l’obbligo del casco disincentiverebbe pesantemente l’uso della bicicletta a favore dell’auto o dello scooter.
Oggi un ciclista in una città media italiana ha già la vita abbastanza dura e non bastano le assurde ed episodiche “ciclopedonali” ad incoraggiare l’uso della bici. Pensate a una massaia che un domani dovesse portarsi dietro un casco da ciclista, senza avere la possibilità, come in moto, di sistemarlo nel bauletto.
Ma penso che dietro ci sia un’altra logica, puntualmente presente nei provvedimenti del Governo: essere forte coi deboli e debole coi forti.
Debole con gli automobilisti, categoria che porta molti voti, e non importa se l’esperienza del Tutor ha dimostrato che abbassando la velocità si ottiene una drastica diminuzione delle morti. Forte coi ciclisti, che nelle città sono pochi e danno fastidio.
Forte con gli immigrati, ai quali impone obblighi, balzelli, ostacoli burocratici e dai quali pretende un assoluto rispetto delle regole. Debole con gli’imprenditori ai quali, nel nome della semplificazione, elimina norme e controlli a difesa della sicurezza e a tutela del posto di lavoro.
Forte con i poveri, come gl’immigrati ai quali ha aumentato l’odioso balzello sul permesso di soggorno. Come i bambini che non hanno i soldi per pagare la mensa. Debole con i ricchi, ai quali concede condoni e promette meno tasse.
Sì, una logica c’è.