Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. Tu sai i comandamenti: “Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre“». Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù». Gesù, guardatolo, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi» e il giovane rispose «Ma voi della sinistra sieta proprio fissati con ’sta storia di “anche i ricchi piangano”!»
4 April 2009 | Categoria: Attualità, Economia, Patacate varie ed eventuali, Politica | Comments (2)
Secondo l’ “Osservatore Romano” il nuovo Pdl “esprime i valori degli Italiani e dei Cattolici”.
Penso ai divorzi dei leader del partito, ai pregiudicati eletti in Parlamento grazie alle liste bloccate, alle assoluzioni perchè nel frattempo l’imputato ha fatto approvare una legge per cui il reato non è più reato, alla tolleranza verso gli evasori fiscali, alla tessera 1816 della loggia massonica P2, a chi ha corrotto David Mills, alle discutibili esibizioni cui si assiste sulle televisioni della famiglia del Primo Ministro, ai fondi contro la fame nel mondo tagliati fino a ridurli a quasi niente, ai processi finiti in prescrizione perchè la pena massima è stata ridotta da una legge voluta dall’imputato, ai senatori comprati e venduti, ai condoni, alle amanti che fanno carriera in politica, ai processi evaporati perchè il reato è stato depenalizzato, alla cocaina venduta dentro al ministero, all’entrata in una guerra basata su niente.
Certo che all’Osservatore Romano non hanno una buona opinione di noi, Italiani e Cattolici!
31 March 2009 | Parole chiave: Berlusconi, Osservatore Romano, Politica | Categoria: Attualità, Politica | Scrivi il tuo commento
Il ministro Gelmini, durante la sua esibizione di giovanilismo su You Tube, ha annunciato che consulterà gli studenti sulla possibilità di sostituire la terza prova con un test di tipo “europeo”.
Quando i politici parlano di livello “europeo” sento puzzo di bruciato. Mi viene in mente quel presidente delle FS che, di fronte a una serie di disastri, disse che voleva portare la sicurezza delle ferrovie “a livello europeo”. Ho scoperto poi che le nostre ferrovie erano la più sicure in Europa. Oppure quella volta che il Ministro Moratti disse che gli stipendi degli insegnanti erano arrivati “a livello europeo”. Poi ho saputo che era successo perchè erano entrati in Europa paesi, come la Romania, dove lo stipendio di un insegnante è di 200 (duecento) Euro al mese.
Avviso agli studenti. La terza prova viene allestita dai vostri insegnanti. Vi piacerebbe che arrivasse da Roma?
Per tutti glli altri: vogliamo scommettere che questo è il modo con cui si diminuirà la presenza di commissari esterni (che costano)?
24 January 2009 | Parole chiave: esame, Gelmini, ministro, scuola | Categoria: Attualità, Così ci fregano, Politica | Comments (1)
Mi sono informato. A Roma succede circa trecento volte all’anno. Quindi dovremmo leggere la notizia quasi tutti i giorni. Perchè solo poche volte in un anno la notizia riceve gli onori delle prime pagine e dei commenti dei politici?
Sto parlando degli stupri.
Se si vanno a leggere le notizie si trova un elemento comune: probabilmente i responsabili sono stranieri.
Cosa fa notizia? Lo stupro o lo straniero?
Altra considerazione. Il rimedio proposto: più luce per le strade e una maggiore presenza dell’Esercito.
Ho sentito dire questo a proposito della coppia che si era appartata in auto per scambiarsi effusioni. Che io sappia, in questi casi si scelgono appositamente luoghi poco illuminati e lontani dagli sguardi indiscreti. Diamo la possibilità alle coppiette di chiedere una scorta per appartarsi?
Ma forse sarebbe più semplice formare ronde volontarie di guardoni organizzati.
24 January 2009 | Categoria: Attualità, Così ci fregano, Politica | Scrivi il tuo commento
Proteste della curia di Bologna perché dopo la manifestazione per la pace in Palestina i manifestanti islamici hanno pregato per la Pace davanti a San Petronio.
Faccio molta fatica a capire.
Va bene che era di fronte a San Petronio, ma quella è anche la piazza del municipio di Bologna.
E poi pregare per la Pace mi sembra una cosa buona, dovunque lo si faccia.
Mi viene in mente quella volta che Giovanni Paolo II invitò i rappresentanti delle diverse religioni ad Assisi per trovarsi “insieme per pregare” per la Pace.
Pregarono, ognuno secondo il proprio rito tradizionale, in edifici e strutture della Chiesa cattolica.
In questa pagina ho trovato una citazione del discorso iniziale di Giovanni Paolo II
“Andremo da qui ai nostri separati luoghi di preghiera. Ciascuna religione avrà il tempo e l’opportunità di esprimersi nel proprio rito tradizionale. Poi dal luogo delle nostre rispettive preghiere, andremo in silenzio verso la piazza inferiore di San Francesco. Una volta radunati in quella piazza, ciascuna religione avrà di nuovo la possibilità di presentare la propria preghiera, al’una dopo l’altra.” (Insegnamenti di Giovanni Paolo II, v. IX, 2 1986)
Pregarono quindi in luoghi diversi, alcuni dei quali eran Chiese o coomunque nei pressi di luoghi consacerati. In ogni caso la preghiera finale si svolse alla presenza del Papa in una piazza su cui si apre una delle Chiese più amate dalla Cristianità.
E non capisco perchè oggi i musulmani non possano pregare per la pace davanti a San Petronio.
17 January 2009 | Categoria: Senza categoria | Scrivi il tuo commento
Praga 16 gennaio1969. Lo studente Jan Palach si dà fuoco in piazza San Venceslao per protestare contro l’invasione sovietica.
Tre giorni dopo muore.
Quarant’anni fa.
A Praga in piazza San Venceslao una croce di bronzo segna per terra il punto in cui avvenne il rogo. La croce punta verso l’angolo della piazza, dove campeggia un cartellone pubblicitario e apre le sue vetrine un McDonald.
Oggi sentiremo dire tante cose su Jan Palach. Qualcosa ho già sentito. Qualcuno (Tg2) diceva che mentre Jan Palach moriva per protestare contro il Comunismo, da noi gli studenti scendevano in piazza per il motivo opposto.
Una sciocchezza assoluta.
Scendevamo in piazza anche noi, o almeno molti di noi, per la Primavera di Praga. Eravamo già scesi in piazza per protestare contro l’invasione e siamo scesi in piazza per commemorare Jan.
Ma ancora dopo quarant’anni c’è qualcuno che non crede che possa esserci altro che capitalismo o comunismo. O non capisce o vuole toglierci la speranza.
In ogni caso non credo che Jan Palach sia morto per far arrivare a Praga i McDonald.
15 January 2009 | Parole chiave: Comunismo, Jan Palach | Categoria: Attualità, Politica | Scrivi il tuo commento
Guardo un film sulla crisi dei missili a Cuba. Sembra sia stato il momento, durante la guerra fredda, in cui siamo andati più vicini ad una guerra nucleare. Più volte nominano Berlino ed ogni volta mi ricordo del rifugio atomico che abbiamo visitato sotto la Kufusterdam, la via più elegante.
Quattro piani sotto terra, una doppia porta blindata, comandata da lontano. Un cartello alla parete: spogliatevi comlpletamente e fate una doccia. Non doveva entrare polvere radioattiva. Non doveva entrare nemmeno una persona in più delle 3.124 previste. Tutto nel rifugio era calcolato per fare sopravvivere 3.124 persone per quindici giorni. Per questo le porte erano due: per contare chi arrivava e farli entrare a piccoli gruppi.
Dentro, la luce è azzurra, per uccidere i microbi, che in un ambiente simile avrebbero prosperato. La gran parte dello spazio è occupata da brande, quattro file sotto un soffitto non molto alto. I bagni sono ridotti al minimo. Esiste una cucina, ma non è in grado di cucinare più di qualche pasto. Una stanza ha ventiquattro posti ad uso infermeria. In una specie di sottoscala è previsto lo spazio per i cadaveri. Non ho visto in altri posti un simile sfruttamento dello spazio, se non in un sottomarino, o nei lager.
Il tutto servito da riserve idriche e impianti di depurazione dell’aria. Tutto calcolato per 1.324 persone per quindici giorni. Dopo di che le porte si sarebbero aperte e gli occupanti sarebbero dovuti uscire.
E tutto questo era molto meglio di quello che li aspettava fuori.
9 January 2009 | Categoria: Politica | Scrivi il tuo commento
Ieri ero sprofondato in una comoda poltrona di una multisala col mio biglietto per un posto numerato. Mentre aspettavo il film improvvisamente mi sono tornati in mente i cinema parrocchiali.
Quelli che se non avete almeno quarant’anni probabilmente non sapete nemmeno cosa fossero o forse li avete visti in “Nuovo Cinema Paradiso”. Quelli in cui si proiettavano in seconda visione grandi film per quattro soldi e si rompeva la pellicola e il pubblico urlava. Quelli dove i genitori ci spedivano la domenica pomeriggio per stare un paio d’ore in pace. Quelli con le poltroncine in legno col sedile ribaltabile, dove ci si dondolava rischiando di restare intrappolati. Quelli dal caretteristico odore di bucce di brustoline in disfacimento. E anche quelli estivi, dove il sonoro dipendeva dalla distanza dalla strada e prima di entrare si guardava il cielo sperando che non piovesse.
Ma soprattutto dove c’era chi gradava “Attento!” quando il cattivo era alle spalle del buono. E dove quando arrivavano i nostri facevamo più rumore noi del pubblico del settimo cavalleggeri sullo schermo. E anche dove (ma eravamo più grandi) si applaudivano le gag meglio riuscite di Totò.
Poverini i bambini di oggi, che si guardano i DVD sulla tv di casa!
2 January 2009 | Parole chiave: cinema | Categoria: Patacate varie ed eventuali | Scrivi il tuo commento
Secondo me, Tremonti sta seguendo un corso serale accelerato di Storia dell’Economia.
Quando ha iniziato era tenace sostenitore delle teorie di Adam Smith (1723 – 1790).
Poi ha cominciato a citare Karl Marx (1818 -1883).
Con l’andare del tempo ha tirato fuori dal suo bagaglio culturale John Maynard Keynes (1883 – 1946) per giustificare l’intervento dello Stato nell’Economia.
Adesso parla di Etica nell’Economia, che è il cavallo di battaglia del premio Nobel Amartya Sen (1933 – vivente).
Non ho ancora sentito parlare di Joseph Stiglitz (1943 – vivente), quello che parla dei “fallimenti del mercato” e attualmente ha le idee migliori in fatto di interventi statali.
Speriamo che ci arrivi presto.
E che quel giorno Tremonti non marini la scuola.
29 November 2008 | Parole chiave: Economia, Tremonti | Categoria: Economia, Politica | Comments (2)
Alcuni organi di informazione oggi hanno commentato che dietro ai ragazi che hanno bruciato il senzadimora c’è il nulla.
Nulla?
Nulla sarebbe il considerare un divertimento la sofferenza altrui? Nulla considerare zero la vita di chi ha scelto di vivere sulla strada? Nulla mancare del più elementare rispetto per il prossimo?
Ma quale cultura ha chi scrive certe cose?
Ecco, trovato il nulla.
25 November 2008 | Categoria: Senza categoria | Scrivi il tuo commento