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Specchio antico

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Ora vediamo come in uno specchio antico (San Paolo)

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Provoca più aborti il Dl112 che la Ru486

Scusate il titolo criptico, ma vi sarete accorti che sapete cos’è la Ru486 e non il Dl112.

Sapete tutti benissimo che la Ru486 è una pillola abortiva. Per le sue caratteristiche (e non per decisione del Governo) può essere usata solo nelle strutture ospedaliere. Il metodo è alternativo all’aborto chirurgico ed è stata approvato perchè i rischi connessi al suo uso sono paragonabili a quello tradizionale.

Non causerà, quindi, nessun morto in più, feto o madre che sia.

Il Dl 112/2009 è invece il Decreto legge 112 sulla semplificazione, convertito in legge con la legge 9/2009. Abolisce, fra le altre cose, anche il modulo per le dimissioni on-line, imposto dal governo Prodi.  Si trattava di un modulo per le dimissioni volointarie, scaricabile on-line, datato e numerato, in modo da rendere impossibili le dimissioni in bianco.

Queste ultime sono una pratica imposta alle donne dai datori di lavoro: all’atto dell’assunzione viene fatto firmare un modulo di dimissioni con la data in bianco, che viene usato generalmente nel momento in cui la lavoratrice dichiara di essere incinta, in modo da evitare all’azienda i fastidi della gravidanza.

A questo punto la lavoratrice ha una sola alternativa per evitare il licenziamento: l’aborto. Quindi il Dl 112 causerà aborti, non sappiamo quanti, ma sicuramente aumenterà il numero delle interruzioni di gravidanza, mentre altrettanto non accadrà con l’uso della Ru486.

Vedete? provoca più aborti il Dl112 che la Ru486.

Idolatria

“Per me il Natale non è la festa dell’accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità”. Parole orribili, quelle dell’assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Coccaglio, Claudio Abiendi. Una vera e propria bestemmia, pronunciata pe rgiustificare l’operazione “White Christmas”, ossia  “Bianco Natale” che, con bieca ironia, evoca non tanto una romantica nevicata, ma immagini di candidi cappucci del profondo Sud americano.

Per chi non lo sapesse, l’operazione consiste nell’andare a cercare casa per casa gli immigrati residenti per trovare quelli che hanno il permesso di soggiorno scaduto da sei mesi e che devono aver avviato le pratiche per il rinnovo. “Se non dimostrano di averlo fatto - dice il sindaco Franco Claretti – la loro residenza viene revocata d’ufficio”.

A Coccaglio ci sono problemi di ordine pubblico? “Da noi non c’è criminalità – tiene a precisare Claretti - vogliamo soltanto iniziare a fare pulizia”. Quindi un’operazione di pura e semplice pulizia etnica. Che si concluderà proprio il 25 dicembre. In modo da avere un Natale “bianco”.

Il tutto cercando di coprire questa vergogna con quella “identità cristiana” che la Lega invoca per gettare fumo negli occhi ai credenti.

Credo sia ora di chiamare questa cosa con il proprio nome: idolatria.

Cos’è infatti questa identità, se non un simulacro della Fede costruito a propria immagine e somiglianza e poi adorato come un idolo?

Basta

Si parla di disegno di legge sui processi brevi. Mi aspetto che prima o poi insegnanti di educazione artistica, pittori e artisti vari protestino per l’uso che si fa della parola “disegno”.

Sei politico

Una delle “riforme” della giustizia, che, guarda caso, salverebbe Berlusconi dai suoi processi, sarebbe quella di fissare una durata massima dei processi a sei anni.

Quel numero, sei, ha fatto scattare un’associazione, che non è risultata poi del tutto camapta in aria: il sei politico.

Nel Sessantotto, sull’onda di don Milani, dicevamo “no alla selezione”  e volevamo che la promozione  dei più deboli fosse raggiunta dando maggiore attentenzione e mettendo a disposizione più mezzi a chi si trovava in situazioni di svantaggio, come, ad esempio, chi proveniva da famiglie povere.

Poi è saltata fuori questa cosa del sei poilitico che ha rovinato tutto. Faceva comodo a chi aveva poca voglia di studiare e a chi aveva interesse a presentarci come fannulloni. Più in generale, una scuola “facile” faceva comodo anche a chi avrebbe dovuto mettere a disposizione maggiori mezzi e non voleva farlo.

Così col sei politico si offriva un surrogato che non dava nessuna preparazione o cultura, semplicemente scaricava gli studenti.

Ora si vuole dare una risposta all’eccessiva durata dei processi con una risposta simile: dopo sei anni il processo finisce. Fa comodo ai colpevoli e a chi dovrebbe mettere a disposizione i mezzi per abbreviare i processi.

Ma, come il sei politico non garatisce la cultura, la durata massima di sei anni non garantisce la Giustizia.

Crocifissi

Finora ho parlato dell’affare dei crocifissi in classe solo su Facebook e solo citando altri: una vignetta di Giannelli e un articolo di Marco Travaglio, dicendo che entrambe mi piacevano. In particolare concordo con Travaglio dove dice che il Crocifisso è: “L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”). Concordo anche sul fatto che il crocifisso non dovrebbe offendere nessuno.

Ho messo un corsivo su dovrebbe perchè mi resta una sottile inquietudine. Per alcuni il crocifisso è un simbolo di oppressione, perchè effettivamente lo è stato, tutte le volte che la Chiesa è stata compromessa col potere. Penso in particolare alle crociate, dove la croce è stata portata come simbolo da uomini armati che spesso cercavano ben altro che la diffusione del Regno di Dio.

Poi un amico, Andrea Douglas Ciardelli, ha fatto il seguente commento:
“invece di discutere di crocifisso sì o crocifisso no sarebbe meglio non crocifiggere gli alunni e gli studenti disabili togliendo loro il sostegno ed il pieno soddisfacimento del sacrosanto diritto all’integrazione e alla dignità scolastiche!”

Questa è davvero la posizione che mi piace!

Ricordo che don Oreste parlava dei bambini disabili come “i nostri piccoli angeli crocefissi” e diceva che sono soggetti attivi di salvezza.

Ecco allora cosa dobbiamo chiedere: che i nostri piccoli angeli crocifissi siano gli ospiti d’onore in tutte le classi e che non si torni indietro sulla via dell’integrazione come si sta facendo adesso.

Proviamo a misurare su questo la sincerità dei nostri governanti quando si dicono difensori dei valori cristiani.

E questo?

Caccia Eurofighter davanti al Duomo di Milano

Caccia Eurofighter davanti al Duomo di Milano

E su questo stiamo zitti?

Tempo fa ci fu chi si scandalizzò per una preghiera per la pace davanti a San Petronio, perchè chi pregava era musulmano.

E ora cosa dicono per questo strumento di morte esibito davanti al Duomo di Milano?

Troppo occupati a difendere i crocifissi nelle scuole?

Cose turche!

Cose turcheContinuo a non saper disegnare e a riprovarci. E “Il Ponte” continua a pubblicarmi.

Camale(Trem)onti

In un precedente post ironizzavo sul fatto che il Ministro Tremonti pareva stesse studiando Economia, perchè era partito dal liberismo selvaggio e abbracciava via via teorie economiche sempre più recenti.

In realtà quello che realmente penso stesse facendo, man mano che la crisi si aggravava, era di piluccare fra le teorie economiche quella che al momento faceva più comodo.

Penso che il vero segnale di uscita dalla crisi si avrà quando Tremonti ricomincerà a dire che il mercato va lasciato a sè stesso, senza interventi dello Stato e che bisogna lasciar fare alla “mano invisibile”.

Per adesso il fatto che rinneghi la precarizzazione del lavoro e preannunci il ritorno al posto fisso per me è solo il segno che la destra è in cerca di consensi.

Chi è eletto dal popolo?

Berlusconi continua a ripetere la balla che è stato eletto dal popolo e dalla maggioranza adelgi italiani, sbugiardato su due livelli.
Falso, perchè nella legge elettorale si vota per una coalizione, non per un primo ministro.
Falso, perchè il suo partito non ha avuto la maggioranza, nè di chi ha votato, nè tanto meno degli aventi diritto.

Ma lui tira dritto, anche perchè così vuole la

legge di Goebbels: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.”

In italia gli eletti dal popolo sono i parlamentari.
Che, oggi come oggi, sono messi da parte.
Nei diciassette mesi di governo, l’esecutivo, con cento voti di maggioranza, ha chiesto la fiducia venticinque volte, mentre il Governo Prodi, con un voto di maggioranza, l’ha chiesta, nello stesso periodo, diciotto volte.

Vuol dire che per venticinque volte, su provvedimenti importanti, non è stato permesso ai rappresentanti del popolo, di esprimersi e proporre modifiche.

Chi non rispetta il volere del popolo?

Deficit che va, opere che vanno, opere che vengono

Grande rilievo al fatto che la Gran Bretagna starebbe per vendere il tunnel sotto la Manica.

La crisi avanza e il deficit degli Stati pure, quindi si vendono i beni pubblici.

Secondo Eurostat il rapporto deficit/PIL della Gran Bretagna l’anno scorso era del 52%, inferiore alla media europea che è del 61,5%.

In altre parole, la Gran Bretagna ha un debito pubblico di poco più della metà di quello che produce e si preoccupa di vendere il Tunnel.

Il nostro deficit è del 106% di quanto produciamo e vogliamo costruire il ponte sullo Stretto di Messina.

Siamo bravi.