Secondo il professor Savio D’Elpidi dell’Università di Roma “Tor Peifondelli”, la ricorrenza di alcuni modi di rispondere nelle repliche che gli esponenti del Partito delle Libertà fanno nei dibattiti è tanto frequente da non essere casuale. Ha quindi ipotizzato l’esistenza di una sorta di “Manuale del partecipante a dibattito” ad uso dei rappresentanti dei partiti di maggioranza.
Ha cercato di procurarsene una copia infiltrandosi nel Pdl, ma è stato smascherato in poco tempo, perché non riesce a stare serio quando parla l’onorevole Bondi. E’ quindi ricorso ad una scienza relativamente nuova, l’Ingegneria Inversa, con la quale gli archeologi cercano, ad esempio, di ricostruire gli attrezzi usati per produrre un certo manufatto. Così, dalle risposte stereotipate dei rappresentanti della destra, ha ricostruito il “Manuale per dibattiti e talk-show”, che vi presentiamo in anteprima.
Manuale per dibattiti e talk-show
Norme generali
Se venite contraddetti, ripetete la vostra affermazione. Ad esempio: “il Governo Berlusconi ha abolito l’ICI sulla prima casa”, se l’avversario aggiunge “per i ricchi”, semplicemente ripetete quanto detto.
Non argomentate, le argomentazioni possono essere contraddette. Se proprio dovete, ricorrete ad argomentazioni che non possono essere smontate lì per lì. Ad esempio: “Mi sa dire chi ha ricevuto più avvisi di Garanzia di Berlusconi?” per un po’ funzionerà, perché difficilmente si troverà chi ha sottomano una statistica degli avvisi di garanzia ordinata per imputati. Anche i luoghi comuni tipo “dipendenti statali fannulloni” funzionano benissimo.
Portate l’attenzione sul “dito”
Questa è una indicazione di massima che viene poi sviluppata in seguito. Ricordate la massima “Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito”. Quindi, per imbrogliare il pubblico quando l’avversario parla di un problema scomodo, portate l’attenzione su chi lo pone, per poi delegittimarlo. Tipo “il PD fa antiberlusconismo” oppure potete sminuire quello che dice Repubblica su Noemi attribuendo tutto a un’antipatia di De Benedetti per Berlusconi.
Riducete tutto a un “ismo”
Come si sa, il suffisso -ismo indica una degenerazione di un modo di pensare. Ad esempio chi cerca la pace va ridotto a pacifista, categoria che una assiduo e metodico lavoro di disinformazione ha identificato con chi va ai cortei per al pace e brucia bandiere americane. Chi cerca la giustizia, se si parla di immigrati deve diventare “buonista”, oppure “giustizialista” se l’argomento riguarda Berlusconi. In ogni caso chi critica Berlusconi lo fa per “antiberlusconismo”.
“Reductio ad Hitlerum”
La “reductio ad Hitlerum” (o reductio ad nazium) designa una tattica mirante a squalificare un interlocutore comparandolo ad un personaggio malvagio (idealmente, Adolf Hitler, ma vanno bene anche Stalin, Pol-Pot o Bin Laden). Questa tattica può ottenere l’effetto di escludere la persona coinvolta dal campo politico evitando ogni dibattito di sostanza. La tattica viene usata per sviare dalla sostanza dell’argomento discusso in quanto la comparazione tende a distrarre e innervosire l’interlocutore.
Una variante della reductio può assumere la forma invertita Hitler avversava X, e dunque X non può che essere buono/giusto/desiderabile. Ad esempio “Berlusconi combatte il comunismo, quindi è buono”.
Maestro incontrastato di questa tecnica è l’on. Giovanardi e, se volete approfondirla, chiedete a un nipote di farvi vedere un suo podcast. Non preoccupatevi di saper cos’è un podcast, casomai dovrete spiegargli chi è Giovanardi.
Frase estrapolata dal contesto
Da usare in fase di attacco per delegittimare persone ritenute popolari dalla controparte. Si raccomanda a proposito di consultare regolarmente “Il Giornale” e “Libero” che forniscono un puntuale aggiornamento sulle magagne più o meno nascoste di chi ha in qualche modo osteggiato il governo. Potete trovarvi non solo frasi, ma azioni, abitudini, frequentazioni e amicizie. Avvertenza: il colore dei calzini è risultato un argomento debole.
Vanno invece denunciate come “estrapolate dal contesto” frasi imbarazzanti di terze persone amiche assenti in quel momento. L’assenza dell’interessato impedisce che venga richiesto di ricostruire il contesto nella quale la frase avrebbe assunto un altro significato. La frase inserita nel suo contesto originale, infatti, potrebbe essere anche peggio di come appare.
“È stato lui a cominciare”
Non abbiate timore! anche se è stata la prima tattica difensiva che avete scoperto da bambini, non esitate a usarla. La rovina della scuola? La sinistra nel ‘68. Il fango gettato su Boffo o Marrazzo? Ha cominciato la sinistra con Noemi. E così via…
State facendo campagna elettorale
Visto che in Italia si vota mediamente due volte l’anno questa frase va sempre bene per ribattere alle accuse dell’opposizione su qualsiasi tema. Gli Italiani sembra non abbiano ancora capito la differenza fra amministrative e politiche, quindi si può usare anche per controbattere un’obiezione alla politica estera a otto mesi dalle elezioni per il rinnovo di dodici consigli comunali sparsi per la penisola.
State sbagliando tutto
Tattica preferita da Capezzone, che adesso lavora per noi e non per loro, per chi avesse dei dubbi. In pratica un attacco terroristico alle migliori mosse della sinistra. “Con l’antiberlusconismo regalate voti alla destra”, “Con questa manifestazione la destra guadagna voti” e così via. Attuata da Capezzone la tattica è particolarmente efficace, perché l’interlocutore rimane spiazzato cercando di ricordare per chi lavora Capezzone adesso.
Dobbiamo combattere il terrorismo
La paura del Comunismo è stata una grande risorsa per la Democrazia Cristiana e ha continuato ad esserlo anche per lunghi anni dopo caduta del Muro di Berlino. Purtroppo ormai la paura del Comunismo comincia a perdere efficacia. Inoltre non può essere usata per difendere i viaggi del Premier in Russia o in Bielorussia.
Fortunatamente ci ha pensato Bin Laden a rafforzare le paure del mondo occidentale. La paura del terrorismo arabo giustifica soprusi agli immigrati, violazioni dei diritti umani, invasioni di stati esteri, tagli alle spese sociali e repressione del dissenso. Consente di richiamare tutti all’unità nazionale e di trattare da traditori tutti coloro che non sono d’accordo per un qualche motivo su qualsiasi tema. Usare con cautela se si tratta di giustificare la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Non usare per spiegare perché uno dei primi atti del Governo è stata la parziale liberalizzazione del commercio internazionale delle armi.
I mass-media sono nelle mani della Sinistra
Da usare per confutare opinioni largamente diffuse, come quella che ci sia una grave crisi in atto.. Bisogna affermare che si tratta di menzogne diffuse dai mezzi d’informazione, che per la maggior parte sono controllati dalla Sinistra. Se necessario ripetete il concetto più volte.
Ci rendiamo conto che l’uso di questa frase comporta un notevole sangue freddo, per non dire una invidiabile faccia di bronzo. Quindi non usatela se non siete sicuri di poterla pronunciare senza ridere. Se avete dei dubbi, sappiate che la gente vi crederà, perché il concetto viene continuamente ribadito dalla maggior parte dei mezzi di informazione, che sono sotto il nostro controllo.
Ultima ora. Aggiornamento.
L’agguato in Piazza Duomo ha semplificato le cose.
Qualsiasi critica diventa istigazione all’odio.
Approfittatene. Applicate pure la “reductio ad Tartagliam”.
16 December 2009 | Categoria: Senza categoria | Scrivi il tuo commento