Relativismo
“Il relativismo è una posizione filosofica che nega l’esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva. In Europa se ne riconosce la prima comparsa all’interno della sofistica greca; in seguito posizioni relativiste furono espresse dallo scetticismo antico e moderno, dal criticismo, dall’empirismo e dal pragmatismo.”
(da Wikipedia)
Papa Benedetto XVI e tutta la gerarchia ecclesiastica non perdono occasione di condannare il relativismo e, vista la definizione qui sopra e il mestiere che fanno, non mi sento di dar loro torto.
Questa condanna viene sottolineata spesso anche dagli esponenti della destra. Anche costoro fanno il loro mestiere (un altro, però).
A proposito di questi, negli ultimo tempi ho notato un comportamento che si ripete con una certa puntualità.
In un qualsiasi talk-show un rappresentante della sinistra esordisce con un elenco delle malefatte del nostro Primo Ministro e delle relative prove. Quando tocca al rappresentante della destra, questo, con la faccia di un pokerista che risponde “vedo” a una doppia coppia, dichiara che hanno sempre vinto le elezioni (non è vero) e che comunque tutto questo non ha spostato un percento nei sondaggi, quindi va tutto bene.
Non ditemi che questo fa parte dell’ortoprassi della dialettica cattolica. Se questo non è relativismo, cos’è? Ha un nome previsto dalla tassonomica delle eresie?
C’è un teologo in sala?