I due gelatai
Qualche volta per illustrare qualche aspetto della politica, in salotto o al bar, uso il “modello dei due gelatai”, che vado ad esporre.
Su una spiaggia lunga un chilometro le postazioni ideali per due gelatai sono quelle a 250 metri dagli estremi, in modo che nessun cliente debba fare più di 250 metri per comprarsi un gelato. Ma se uno dei due gelatai si sposta un in posizione un po’ più centrale, guadagna clienti al centro senza perdere quelli agli estremi, che saranno costretti a fare un po’ più di strada, sbrontoleranno un po’, ma se vogliono un gelato non hanno scelta.
Con questo discorsino si fa sempre bella figura, in un salotto o al bar, e si passa facilmente per esperti di politica. Ve lo raccomando.
Solo che… vabbè, si tratta di un modello, di una semplificazione, non è detto che tutto funzioni proprio così, ma alcune cose, tipo che alcuni partiti fanno a gara per i voti del centro, vengono spiegate efficacemente.
Solo che… non è mica detto che i modelli debbano rimanere così e non si possa aggiungere qualcosa, tanto per capirci di più.
Ad esempio, prendiamo quella gelateria lì a sinistra, la Prodotti Dolciari, nata dalla fusione di due antichi marchi, la Dolci Coni e la Premiata Cremeria Italiana. La strategia di spostarsi al centro l’ha capita molto bene e la attua con piglio deciso. Ma i suoi clienti non ne sono entusiasti. Intanto, la cosa che i clienti degli estremi si rassegnano e scarpinano un po’ di più, non funziona più di tanto. Sarà che quelli della sinistra della spiaggia vengono da quartieri un po’ più popolari dove il malumore è di casa, ma non l’hanno presa bene. Così all’estrema sinistra ogni tanto salta fuori un gelataio nuovo, che, un po’ per i mugugni e un po’ perché ci sa fare, riesce a piazzare un bel po’ di coni. Adesso c’è Sorbetti E Leccornie, che miete consensi per i sui gusti popolari e vendola… pardon, vende parecchio. Inoltre qualcuno, indispettito dall’allontanarsi della Prodotti Dolciari dalle sue storiche posizioni ha deciso che si può anche fare a meno del gelato. C’è poi da considerare che la Prodotti Dolciari non se la passa proprio bene. La fusione fra Dolci Coni e Premiata Cremeria Italiana non è riuscita come si sperava. L’ideatore della cosa è stato allontanato brutalmente, anche se si era dimostrato essere l’unico in grado di tener testa alla gelateria di destra, la Pralineria Del Lusso. I gelati della Prodotti Dolciari appaiono spesso pallide imitazioni della Pralineria, alla quale una parte della clientela di centro sembra fortemente affezionata. Inoltre fra i dipendenti delle due vecchie ditte non sempre c’è collaborazione e permane una forte diffidenza reciproca. Tuttora i lavoratori tendono a schedare i colleghi in base all’appartenenza passata all’una o all’altra ditta, affidabili gli uni, poco raccomandabili gli altri. In questo clima non si lavora bene e i clienti spesso devono assistere a poco dignitose discussioni fra i dirigenti e un giovanotto che vuole rottamare tutto o vengono accolti da un attempato signore baffuto dal fare sprezzante.
In questa situazione la Pralineria Del Lusso ha buon gioco a reggere la concorrenza. Un po’ perché nella parte destra della spiaggia prevale una clientela aristocratica che mai si servirebbe dai gelatai della sinistra dall’aria plebea, un po’ perché la Pralineria Del Lusso ha trovato un venditore eccezionale, che con le sue chiacchiere è capace di incantare un po’ tutti. Si dice persino sia riuscito a vendere qualche sorbetto ai dipendenti della concorrenza, c’è chi dice al giovane commesso, chi all’attempato baffuto. E continua a vendere con successo, anche se lo specialista del settore pistacchio si è allontanato dalla bottega e per il momento sta per conto suo, affrontando qualche difficoltà per il fatto che i figlio è stato beccato a raccogliere con le mani il gelato dal bidone e a leccarsi le dita. Ma il titolare della Praline Del Lusso ci sa fare: con un Happy Hour ogni tanto e qualche offerta speciale al momento giusto riesce ancora tenersi la clientela. Ed è sicuro che lo specialista del pistacchio, al momento buono, tornerà. Intanto finge di accordarsi con la Prodotti Dolciari, ma finora ha solo tirato dei gran bidoni (metaforici, non quelli del gelato).
C’è poi da fare un’altra aggiunta al modello: è arrivato il Gelataio Ambulante. Costui è un tipo furbo, ha capito che stare immobili in una posizione non conviene, va in cerca delle zone a maggior affollamento e propone i suoi Multigusti 5 Star con inaspettato successo. La tattica al momento è vincente, anche se non è molto bello andare in giro dicendo che i titolari delle altre gelaterie sono morti o comunque chiuderanno presto.
Bene, ora il modello è più completo. Ma prima ci capivo qualcosa, adesso non capisco più niente.