Articolo 18: verità goebbelsiana?
Quello che si dice sull’articolo 18, mi sembra una di quelle cose che diventano verità solo per il fatto di essere state ripetute infinite volte. Come insegnava Goebbels, ministro della propaganda del Terzo Reich.
Eppure basterebbe farsi poche domande.
Si afferma che ci sono imprenditori che rinunciano ad espandere l’azienda per timore di non poter poi licenziare.
Ma quanti sono questi imprenditori? E specifico: quanti sono questi imprenditori che hanno un’azienda di quindici dipendenti, operano in un settore in espansione e non assumono per timore di non poter licenziare un lavoratore senza una motivazione valida? Sono così tanti da provocare un sostanziale aumento del PIL nel caso venga abolito il babau dell’articolo 18?
E soprattutto, abbiamo bisogno di questi imprenditori? Se un settore è in espansione, qualcun altro comunque amplierà la produzione e assumerà lavoratori. L’articolo 18 avrebbe allora un pregio: selezionare una classe di imprenditori che non sente il bisogno di licenziare lavoratori senza motivi o per motivi discriminatori. Perché è questo che l’articolo 18 realmente vuole impedire: licenziamenti immotivati o discriminatori.
Imprenditori, insomma, che rispettano i lavoratori e, in definitiva, le persone.
Di questi, abbiamo bisogno.